Il nuovo Superbonus con detrazione 110% sta generando molto entusiasmo, un po' perché il fotovoltaico già di suo è un intervento vantaggioso, in più perché il nuovo incentivo abbatte tutti i costi.
Il Superbonus è conveniente, ma non è la soluzione più adatta per tutti i casi. Vediamo quali sono i tre possibili approcci per sfruttare gli incentivi attuali e quali sono i pro e contro di ognuno:
- L'approccio tradizionale, più semplice: Già grazie alla classica detrazione al 50% abbinata allo scambio sul posto, l'investimento in un impianto fotovoltaico domestico può produrre un guadagno netto cumulato tra i 21 e i 32mila euro. I nuovi incentivi fanno diventare la classica detrazione ancora più conveniente perché prevedono la possibilità di cedere il credito fiscale, ad esempio portandolo in banca. Puoi ottenere questi vantaggi con un intervento semplice, collaudato e non invasivo, che gli installatori conoscono alla perfezione sia dal punto di vista tecnico che burocratico.
- Il nuovo approccio con Superbonus 110%: Grazie al Superbonus è possibile portare in detrazione non più il 50% ma il 110% della spesa effettuata per i lavori di efficientamento energetico. Per accedere al bonus l'impianto fotovoltaico dovrà essere installato insieme ad uno dei cosiddetti “interventi trainanti”, come il cappotto termico o una pompa di calore che sostituisca la tradizionale caldaia. Anche nel caso della detrazione al 110% hai la possibilità di cedere il credito fiscale alle banche.
- L'approccio con Sconto in Fattura 100%: Chi accede al Super Ecobonus ha l'opportunità di cedere il proprio credito fiscale non solo alle banche ma anche ai fornitori. In quest'ultimo caso i fornitori offrirebbero il cosiddetto Sconto in Fattura del 100%, che sostanzialmente permette di non anticipare un euro di spesa.